4. Matematica, corretta proporzione ed euritmia.

L'importanza della matematica nel disegno è evidente. In generale la matematica è ovunque e per questo va studiata bene. È noto come le persone che conoscono bene questa materia hanno più facilmente successo in ogni campo delle attività umane. Per un pittore è molto importante conoscere le proporzioni, ovvero l'equazione a:b=x:c che consegue che x=ac/b ma non solo. Esiste un'estetica della matematica che bisogna conoscere. Avremo sentito tutti parlare del rapporto aureo e del numero aureo che qui riassumo nell'entità √3. Ebbene, questo valore è importante ma ancora di più è importante capire cosa rappresenta. Il significato del modello. Non si tratta semplicemente di un rapporto proporzionale ideale ma, esso è la sintesi dell'istanza della misura. Infatti non è strettamente necessario impiegare sempre una proporzione aurea in una composizione. Sarebbe una forzatura. Quello che invece sarebbe importante allenarsi a fare è utilizzare dei rapporti proporzionali. Per esempio partendo da un modulo di base. I greci utilizzavano l'altezza della testa e la ponevano in rapporto all'altezza della figura: 1/7; 1/7,5; 1/8. Vitruvio individuò nel quadrato e nel cerchio lo schema di proporzionamento del corpo umano, poi ripreso alla perfezione da Leonardo. Invece nelle architetture il modulo di base era il diametro della colonna e tutti gli elementi della composizione erano in rapporto proporzionale ad esso: 1/3; 1/2; 1; 2; 3; 5 moduli (è possibile addirittura ispirarsi alla successione dei decimali del numero di Fibonacci). Questo modo di vedere e quindi definire la composizione ci permette di realizzare un particolare tipo di armonia che si chiama euritmia (ben descritta da Vitruvio. Il quale, nel suo trattato, arriva perfino ad anticipare l'idea della prospettiva). Perché è importante? Perché il cervello, quando l'occhio osserva, compie sempre un raffronto, fra la gerarchia degli oggetti e il tutto, in modo da comprendere meglio ciò che vede. Se questo rapporto fra le parti è sempre proporzionale il cervello lo percepisce e si prova quel piacere che accompagna l'osservazione del bello. È buona norma che anche il peso della composizione gravi verso il basso, in modo che l'opera non dia l'impressione di incombere sull'osservatore (vedi tav.6 nella sezione TAVOLE ILLUSTRATE). Faccio un esempio pratico: l'altezza di un edificio è 2 moduli e la larghezza è 3, l'albero è distante 1 e alto 5, l'orizzonte divide il quadro per un terzo dell'altezza che corrisponde a 7 moduli, il modulo è quindi 1/21° dell'altezza della tela mentre la larghezza del quadro è anch'essa proporzionale. Se vi è una figura essa occupa 10 moduli in altezza (e poi sborda in basso), la testa invece solo due, divisa a metà dal naso. Occhi, orecchie e tutto il resto sono anche loro dimensionate con lo stesso criterio e via dicendo per tutto quello che pensiamo di rappresentare nella composizione. Cercando di ottenere un rigore che è ben diverso dalla rigidità. Per intenderci. Un corpo può essere ben proporzionato anche in una posa rilassata, dinamica, plastica, scorciata, o addirittura ritorta, non va necessariamente concepito sull'attenti e di fronte come un kouros.

Commenti

Post popolari in questo blog

5. La pittura alla prima.

2. Che pigmenti impiegare.

4. Che cos'è il tempo-pittore? (capitoletto bonus)