3. Oiling-out.

L'oiling-out è una pratica molto utile per ravvivare un vecchio dipinto oppure anche uno appena fatto. Consiste nell'applicare sull'intera superficie del quadro uno strato di lubrificante. Personalmente impiego quasi esclusivamente il liquin. Prima di procedere è utile rimuovere tutta la polvere che eventualmente ricopre la superficie dell'opera.

Cerca di evitare di usare l'acqua o l'acqua e sapone. Mio padre a volte praticava dei blandi lavaggi sui dipinti utilizzando un panno inumidito con una soluzione di acqua e sapone di Marsiglia. Se si esagera però, possono esserci pesanti conseguenze (come quando mia mamma ha messo un quadro di papà direttamente sotto la doccia ed è stato necessario restaurarlo). Discutendo ancora una volta con il buon Postiglione mi diceva che il quadro ad olio proprio non deve neanche vedere l'acqua. Perché anche un panno umido può produrre dei distacchi dello strato pittorico. Alcune tele sono di cotone, materiale che tende a gonfiarsi con l'umidità e magari non hanno una preparazione specifica per l'olio. Quindi la preparazione universale potrebbe smuoversi leggermente e produrre lo scrostamento di parte della pittura sovrastante. Un pittore “di spessore” che conosco che fa anche il corniciaio, in merito a questa questione della pulizia, dice che con l'acqua non ha mai avuto problemi ma, in ogni caso consiglia di provare prima in un angolo perché certi quadri ad olio, magari degli anni '50, in questo modo si possono addirittura cancellare completamente.

La pratica corretta dunque è prendere un pennello di pelo di bue e spolverare il quadro a piccole pennellate verticali per tutta la superficie. Poi, ruotare il quadro di novanta gradi ed effettuare di nuovo la spolveratura sempre in senso verticale. A questo punto avrai rimosso gran parte della polvere ma, magari rimarrà sulla superficie il particolato più fine e il quadro apparirà ancora un po' opaco. Se fossi un restauratore potresti eseguire un test a tasselli con diversi prodotti specifici per rimuovere la patina e la vernice, in modo da scegliere il detergente ideale e provvedere poi nuovamente a riverniciare il quadro. Questa è una delle pratiche migliori per il restauro.

Viceversa se non sei un restauratore il mio consiglio è quello di agire per la conservazione anche della patina. Quindi, una volta spolverato il quadro, effettua l'oiling-out e il dipinto ritornerà a brillare. Il liquin però non è una vernice finale e il quadro andrà nuovamente riverniciato, specialmente se gradisci una finitura più opaca. Aspetta dunque che asciughi e rivernicia il quadro. Oppure se lo stavi ancora dipingendo riprendi a dipingerlo anche subito, mentre il liquin è ancora fresco. Te lo dico perché hai veramente la possibilità di renderlo più morbido, con un'ottima resa pittorica. La superficie viscosa ti piacerà. Sarà come lavorare in una vagina ben lubrificata.

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