2. Mostre collettive.

Le mostre collettive sono una buona occasione per allargare i propri orizzonti spaziali e acquisire nuovi contatti, con altri artisti, enti e compratori. A volte è anche possibile accordarsi ed effettuare dei cambi merci. Nel caso, fra due o più artisti, vi sia una stima reciproca per quanto riguarda i lavori eseguiti. In questo caso ci si scambia magari un'opera e senza esborso di denaro da parte di nessuno si va ad ampliare la propria collezione. Perché non dimentichiamo che spessissimo il pittore che è necessariamente un appassionato è per sua natura un collezionista. Anche quando nelle collettive non è consentito fare compravendita, talvolta è possibile farsi notare dai compratori e dai curatori che successivamente possono essere interessati ad invitarti in una personale o un concorso. Le collettive possono anche essere un appuntamento a cadenza fissa per confrontarsi con i colleghi, sia per quanto riguarda le opere e la tecnica, che per quanto riguarda le possibilità che offre il mercato locale. Al di là di tutte queste opportunità più o meno connesse all'attività, io credo che qualcosa bisogna inventarsi per avere una sana vita sociale, invece di fumarsi gli spinelli.

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