2. Elaborato più finito.

Non necessariamente il bozzetto preliminare deve essere un semplice disegno lineare. Molti pittori usano piuttosto fare un bozzetto curato, che alla fine può essere pure venduto come opera a se stante. L'artista Christo per esempio, che è famoso per le proprie installazioni di land-art, finanzia le sue realizzazioni proprio attraverso la vendita dei bozzetti preparatori. Si tratta anche di quadri veri e propri, molto realistici e curati con grande perizia ad olio. Il comico e premio Nobel per la letteratura Dario Fo, recentemente scomparso, dipingeva quadri e realizzava personalmente per i suoi spettacoli le scenografie, che spesso erano costituite da enormi dipinti. Prima di realizzare tali dipinti, e forse anche in seguito dopo averli eseguiti, egli dipingeva dei quadri di medio formato su tela per sviluppare i soggetti delle opere finite. Frequentemente adoperava i colori acrilici e non aveva nessun timore ad intervenire con dei pennarelli indelebili neri, tipo marker. Chiaramente si trattava di opere non adatte a durare nei secoli, tuttavia caratterizzate da un certo pregio stilistico, molto fantasiose e per questo degne di avere un proprio mercato. Certo che il marker sbiadisce con la luce. Se ne sarà accorto e magari avrà fatto qualcosa. Può capitare di eseguire un quadro, magari un ritratto, e giunti praticamente alla fine dell'opera non si è più convinti che la posa del soggetto, oppure il vestito, o altri elementi introdotti al suo interno, funzionino correttamente. In questo caso non sempre è agevole fare delle modifiche importanti, oppure si può ritenere semplicemente che il quadro sia comunque degno di essere, ma si procede nel dipingere da capo una nuova tela che supera la prima. Dunque, in questo caso, la prima opera sarà il bozzetto preparatorio della seconda, che senza avere realizzato la prima non ti sarebbe mai venuto in mente di eseguire. Anticamente non era raro che un pittore realizzasse diverse pose di uno stesso ritratto per poi utilizzare nell'opera definitiva alcuni elementi di una ed altri di un'altra. D'altro canto un tempo il pittore doveva essere in grado di eseguire alla perfezione anche le riproduzioni, perché non esisteva altro modo di realizzare dei multipli se non ridipingendo e copiando lo stesso bozzetto più e più volte e l'opera finita era semplicemente la copia venuta meglio. Altrimenti se si ritiene necessario, effettivamente si possono fare delle opere preliminari meno dettagliate, che poi rimangono di proprietà dell'artista, con pose diverse per impossessarsi del soggetto. Scegliere la posa ideale ed eseguire l'opera definitiva più in grande, molto più rifinita o con una tecnica superiore. Per esempio i bozzetti a tempera e il quadro definitivo ad olio. Non avere timore di lavorare troppo soprattutto se c'è qualcuno che è disposto a pagarti bene.

Chiedo scusa se qualche volta sono ripetitivo, lo faccio solo per il tuo bene. Perché so che è difficile mettersi in testa certi concetti, per esempio che bisogna copiare molto e lavorare molto. A volte è difficile superare lo scoglio dell'inattività. Specialmente quando siamo in quella fase in cui ci sembra di fare sempre male e speriamo che arrivi prima o poi calata, come dall'alto, una qualche ispirazione. Non demordere, non è così. Non stai facendo male, sei già bravissima, anche solo se ci provi ma l'ispirazione proprio non esiste, bisogna crearsela da soli. Se rimani ad aspettarla finisci per passare tutta la vita aspettando Godot. Dai piuttosto un bel fondo di colore ad una tela così per lo meno non è più bianca. Del resto mi ripeto anche perché mio padre stesso su questi concetti era come un martello. Ho ancora le sue parole che mi rimbombano nella testa continuamente.

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